perle di natale

perle di natale

Le perle di Natale si sa …esistono.

Sono quelle che ti fanno pensare intensamente al motto al quale non volevi credere ma che si fa strada dentro di te…ovvero che Dio ha creato gli amici per chiederti scusa dei parenti.

Le perle sono…tua madre che tutta fiera ti ha regalato una caffettiera bialetti DA ORZO e ti guarda tutta contenta come dire ” ed solo io penso a te” e tu, un po’ stralunata un po’ indecisa sul da farsi, riesci a balbettare un ” ehm”e allora lei ” ce l’hai già?”

” No mamma non ce l’ho PERCHE’ NON BEVO CAFFE’ D’ORZO dalla gravidanza ( 16 anni fa)”

” AH NOOOOO? ma come no?”

” ehm no”

” Sono sicura che lo bevi!”

” Sono sicura di no..ma grazie…se vuoi comincio adesso!”

Le perle sono tuo suocero che non appena tu hai finito di asciugare ad una ad una le posate del servizio bello ha di nuovo fame…

tua sorella che con molto garbo afferra la tua bottiglia di cristallo delle grandi occasioni e il tappo vola via e si frantuma in mille pezzi..

la zia di tuo marito che chiama la sera alle 21 dopo averti ammorbato con video su Wa dicendo che lei ha tanto sugo e quindi il 26 si fa da lei in campagna..

e tu ti ritrovi finalmente a dire NO…il 26 lo faccio con gli amici e di venire in campagna non ho voglia.

Queste sono le perle.

Ma ci sono anche le perle nere, quelle rare….tuo cognato che ti regala una trapunta austriaca super accessoriata ( antiacaro antineve antiafreddo antiacido antiodori) perché lui da rappresentante l’ha avuta ad un prezzo buono…ed è un oggetto che tu desideravi tanto e vivaddio è arrivato.

E poi il rompete le righe…con il pandoro fatto a mano dalla Patri che è speciale…e la dolcezza delle luci della sera…

e tuo suocero che dice ” ha detto tua mamma che sono dimagrito”

” bè ma mia mamma ha detto anche che io bevo l’orzo!”

Perché la bontà…dopo qualche ora…puzza!

25 pensieri su “perle di natale

  1. Le perle, cara Annika, sono i regali. Ogni Natale io tremo, non per quelli che devo fare e per i soldi che costano, NO, ma per quelli che ricevo. È una ignobile tortura. Con i nipotini più piccoli che ti mandano via whats app la foto del regalo che vogliono ( Fabio che mi scrive “kwesto o kwesto” in un italiano fabionico; Alessia che è più esplicita “das wünche ich mir” almeno è corretto il suo deutsche) e allora tu nell’ultima settimana corri a prenderli sti LEGO, che sono finiti quasi tutti e finalmente li trovi in un negozio a 35 chilometri da casa tua.
    E per i figli ci pensa Anna Maria, io passo all’enoteca e me la cavo.
    E adesso arrivano tutti festanti e incasinanti. E subito rovesciano sulla tovaglia nuovissima (regalo mio ad Anna Maria) il primo bicchiere di vino rosso francese. “Tanto anche la tovaglia è rossa” esclama mia figlia, ridendo come una gallina che ha fatto un uovo sodo.
    E finalmente apriamo NOI i nostri regali. Parola d’ordine del sottoscritto NIENTE MAGLIONI NIENTE CRAVATTE. E allora scartiamo i primi libri in tedesco -d’accordo- tutti bestsellers ma tutti scritti da donne, ma tutti che parlano di amori strani, tutti che io NON leggerò.
    Meno male che non arriveranno più ragali per quest’anno.
    Di nuovo dodici mesi di tranquillità.

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      1. Alda Merini l’ho sempre letta: Oriana Fallaci l’ho letta e riletta; ma c’è donna e donna.
        I romanzi per sole donne mi annoiano a morte.

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  2. La mia mamma ottantunenne non é mai stata capace di fare regali comprati, lei regala bottiglie del suo limoncello autoprodotto e siamo tutti contenti.

    Gli amici perle preziose grazie che esistono e grazie che esistono gli amici pirla che ti fanno apprezzare ancora di più i primi.

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