Esattamente due anni fa in una giornata appiccicosa e per me libera da impegni come oggi si manifestava la malattia letale del mio babbo.Che ha cambiato molto il corso della mia storia.
Non è mia intenzione intristire chi mi legge.
No.
E’ solo che stamani, in bicicletta, proprio come due anni fa…sudando come allora..ho pensato prepotentemente che la partita di ognuno di noi si gioca qui e adesso.
Come dicevano i saggi e quasi sempre essenziali latini…hic et nunc.
Tutto il resto sono scarti di magazzino.
Senza Complessi 
Tutto è relativo, se ti dicessero devi ricominciare ed hai la possibilità di salvare poche cose, prima di tutto il pensiero va alle persone care, il resto… è utile, ma non è indispensabile.
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si..intendevo dire che la vita è ora…non dovremmo rimandarla
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Sempre hic et nunc, che poi è simile al carpe diem oraziano: se oggi vuoi ridere, amare, piangere…fallo, senza se o ma. Oggi, intanto, io ti abbraccio
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e io ricambio
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Io vivo di speranze. frustrante.
altrimenti la farei finita
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guardare oltre non è male. il mio non è un cogli l’attimo fine a se stesso. il mio è un pensiero su come davvero il momento che vivi è l’unico di cui tu possa realmente disporre…
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ne sono consapevole e a me deprime quello di cui dispongo 🙂
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Qui ed ora: nulla da eccepire e poco da controbattere, ma non sempre ce ne rendiamo conto (specialmente io!)
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vero non ce ne rendiamo conto
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Già due anni….
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eh si davvero…
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La morte di tuo padre ha cambiato la tua vita? È un piacere, da padre, sentire proferire queste parole taglienti come una lama da una figlia. Non è da tutti i giorni. Mi piace immaginare che dopo un anno dalla mia uscita di scena una figlia o tutti e quattro i miei figli dicano una cosa del genere.
A nom di tuo padre -per diritto di anzianità- grazie Annika.
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la morte di un genitore cambia sempre la vita. E’ un dato di fatto. Devi riorganizzare molte cose…anche pratiche..ma io parlo soprattutto di rapporti umani.
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Soprattutto di rapporti umani, certo, che sovrastano tutte le rogne che seguono la morte di un genitore. Io alla morte di mio padre ho dovuto fare tutto da solo le varie cose, perché il mio fratellone, burbero e sicuro di sé era kaputt. Ancor peggio alla morte di mamma. Mio fratello non l’ha voluta vedere da morta. Sono andato a chiamarlo perché la guardasse un attimo prima che saldassero lo zinco.
Riesci ad immaginare un omone di 68 anni, abituato a comandare -era Presidente dell’Associazione Libera caccia con milioni di soci e un dirigente delle Assicurazioni Generali- che si mette a piangere come un bambino e tra i sighiozzi mi dice : “Non la voglio vedere così”
A me ha fatto una gran pena. Sì la morte di un genitore ti cambia la vita.
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appunto
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