e ora tisana

e ora tisana

E ora tisana limone e zenzero.

Perchè poi alla fine mangiare..si mangia sempre!

E quest’anno abbiamo pure un pò giocato ( complice il gioco da tavola Semenza del Lemure che tanto successo aveva avuto nel primo lockdown ed una strana tombola murales creata da Mutter con ormai molto tempo libero).

Mi sto però disabituando alle persone. Oltre i familiari intendo.

Arrivavo al 26 con la casa invasa di amici, simil parenti e bambini sul divano; c’erano tratine, pezzi di pizza, noccioline e creme un pò ovunque. Mi sembrava bellissimo. Ed ogni anno dicevo mai più.

Ora non c’è nessuno a casa mia. Il Lemure si è fatto adottare dalla famiglia della ragazza ed è felice e allegro. quando transita ci fa sorridere e porta il suo sano caos cosmico di maglie appallottolate, vinili sparati al massimo, pantaloni sulla sedia, scarpe lanciate, docce, profumi, riccioli …quando non c’è apprezzo anche il mio ordine. Ho di nuovo bisogno di avere le cose sotto controllo. Non che mi piaccia ma è così.

Non invito gli amici. No non si può. ma mi sono anche abituata a non averli.

A non arrivare al 26 notte sfinita. Mi sto abituando a Netflix, ai libri, ai calzini, al piumone…al silenzio.

C’è un tempo per tutto.

Ora forse deve essere questo tempo. Mi manca l’allenamento alle invasioni. Ai volti, ai sorrisi, ai cappotti sul letto…alla carta da regalo ovunque….

Non so bene quale delle due me mi assomigli di più. Forse ho un pò di entrambe.

La mattina di natale mi sono svegliata pensando a babbo. Non lo pensavo da un pò con così tanta intensità. Gli ho fatto gli auguri. A lui piaceva organizzare tavolate. Gli piaceva la parte pratica, quella dell’unire tavoli, cercare sedie, creare segnaposti…gli piaceva raccontare..scherzare…gli piaceva fare il mattatore della giornata. Gli piaceva giocare a panforte, un gioco antico…che forse conoscono in pochi. Mio fratello ci gioca ancora. Io da 6 natali non più.

Comunque…oggi c’è un vento artico che fa apprezzare la casa, gli odori di spezie e le tisane calde.

5 pensieri su “e ora tisana

  1. Questo Natale così diverso, meno spasmodico, più a dimensione umana, mi garba. Ieri la Festa dopo la fatica a cucinare, oggi la calma nella mia solitudine con la tele in sottofondo e la gatta che si toglie l’elettricità della bora dal pelo e la bora che scuote gli alberi fuori dalle finestre.

    Come diceva Qoelet c’è
    un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
    Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
    un tempo per conservare e un tempo per buttar via.
    Un tempo per strappare e un tempo per cucire,
    un tempo per tacere e un tempo per parlare.

    Questo spazio è necessario per ricrearci dopo i due ultimi mesi. Sinceramente ho preso un po’ di distacco dalla gazzarra mediatica, che ci stava sfinendo e la quarantena festiva è un’ottima occasione per rilassarci.

    Buone Feste mia cara ♥

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